Lo sketch è il #13 di SKETCHALICIOUS
Ali Edwards propone una specie di invito-giochino, ad inizio d’anno, che consiste nel sintetizzare i propri propositi in una parola, la PAROLA D’ORDINE DELL’ANNO.
La mia? Quella del titolo, che tradotta in italiano suona più o meno “liberarsi senza pietà e senza rimpianti di tutto il ciarpame che si è stati capaci di accumulare”.
Se è vero che una leggerezza dell’essere è decisamente insostenibile, è anche vero che una leggerezza dell’avere è auspicabile e assolutamente perseguibile. Basta con i “può servire” indiscriminati, con i cassetti pieni di ogni cosa inutile… quando il tanto è talmente tanto da generare ansia al pensiero di rimestarci dentro…
Ho cominciato con la craft room: lavoro lungo, che svolgo con calma e metodo; ho già liberato un sacco di spazio, e ancora non ho finito. Il disordine sarà pure creativo, ma il caos non lo è di certo. Chissà, forse alla fine qualche ideuzza mi sarà anche venuta…